Dopo tanta attesa,finalmente a fine dicembre 2015 vmware ha rilasciato in G.A. la nuova versione di vRealize Automation.
Vrealize Automation 7 è stato,dal punto di vista tecnico, l’annuncio più importante dell’ultimo Vmworld a Barcellona e si tratta di una innovazione molto importante nel prodotto di punta di vmware per la gestione del cloud e dell’automazione,cuore della suite vRealize.
Nella stesura del post si danno per scontate la conoscenza di base e l’utilizzo delle precedenti versioni di vRealize automation. In caso contrario si consiglia prima la lettura della documentazione di vmware al fine di comprendere la natura e le funzioni di vRealize Automation
Questa nuova versione viene incontro alle esigenze dei clienti,semplificando e snellendo la struttura dell’architettura di vRealize Automation,tenendo maggiormente in conto la customer experience
Andiamo a vedere nello specifico le novità di questa versione,che in molti punti rivoluzione completamente il prodotto:
- E’ possibile eseguire due tipi di installazione,una minimale o una in alta affidabilità.La complessità di una installazione in alta affidabilità è stata fortemente ridotta. Mentre prima con la versione 6.2 servivano almeno 8 VA per i servizi base,senza contare la parte di IAAS e le componenti windows, adesso ne bastano due che contengono tutti i servizi core del framework. Tutti i servizi non dipendenti dalla dalla suite .net sono stati inglobati in queste 2 VA. Inoltre è stato implementato un sistema di installazione completamente automatizzato tramite wizard,in modo da semplificarla al massimo ,guidando passo dopo passo l’utente,installando anche le componenti windows sul server appositamente indicato,facendo inoltre il check dei prerequisiti. E’ inoltre possibile scegliere il nome del tenant di base che non è quindi piu vincolato a vsphere.local,e che verrà creato direttamente in questa fase.
- La macchina di identity management è stata integrata e clusterizzata nella VA senza bisogno di ulteriori installazioni o licenze
- E’ stato implementato il CBP, il convergent bluprint designer,una modalità innovativa di creare un blueprint attraverso il drag-n-drop delle componenti con la possibilità di creare relazioni e dipendenze e di pubblicare direttamente il risultato sul catalogo.Il CBP integra inoltre tutti i servizi forniti precedentemente dall’App services esterno,rappresentando l’unico punto di creazione e configurazione dei blueprint. Inoltre sarà possibile esportare i blueprint come YAML code in modo da poterli modificare a piacimento ed importarli in qualsiasi altra installazione si voglia.
- Infine per migliorare l’estensibilità e l’integrazione é stato implementato l’Event Broker Services EBS,che fornisce un unico punto di gestione per qualsiasi subscription o policy a qualsiasi livello di granularità si voglia arrivare. L’EBS incapsula all’interno dell’interfaccia grafica di vRA7 il motore di creazione delle policy e tutti i mezzi per estenderlo nell’ecosistema esistente.
In conclusione possiamo dire che questa nuova versione di vRA risolve alcuni dei grossi problemi e dei grossi limiti delle precedenti,che rendevano la soluzione di complessa installazione e farraginoso utilizzo.
Quanto prima provvederò ad installarlo nel mio lab e ad analizzare più nello specifico le varie funzionalità.
Alla prossima!