Quest’anno ho partecipato per la quarta volta all’edizione europea del VMworld, l’evento organizzato da VMware per presentare i suoi prodotti e le sue novità, molto utile anche per capire l’andamento del mercato e l’evoluzione delle nuove tecnologie.
Altra grande possibilità offerta da questo evento è il networking, vista la grande quantità di aziende presenti agli stand e i tantissimi partecipanti, provenienti da tutta Europa.
Quest’anno l’evento è stato abbastanza parco di novità, anche se ha delineato due linee guida fondamentali dei prossimi mesi:la security e l’hybrid cloud.
Per quanto concerne la security, VMware ha rilasciato una nuova e specifica edizione, vSphere Platinum, specificatamente pensata per i temi della sicurezza, che oltre a implementare specifici elementi di protezione dell’infrastruttura integra nativamente un prodotto pensato appositamente per le applicazioni, APP Defense.
Per quanto concerne il cloud ibrido, oltre a presentare ulteriori integrazioni con AWS, come ad esempio quella con Site Recovery Manager, molta enfasi è stata data alla collaborazione con IBM, reduce dalla recente acquisizione di Red Hat.
IBM è sempre più impegnata a creare una architettura globale in tutti i continenti, capace di supportare carichi di lavoro diversificati e critici, rendendo possibile il cloud ibrido per ogni tipo di workload basato su VMware.
Un altro evento ha catalizzato l’attenzione di tutti, l’acquisizione da parte di VMware di Heptio, startup fondata da due creatori di Kubernetes, che dimostra quanto i container siano considerati il futuro anche dall’azienda che ha dato vita alla virtualizzazione.
Per quanto riguarda la mia personale esperienza ho trovato questo VMworld pieno di sessioni interessanti e sempre con grandissime possibilità di fare networking. Poi la possibilità di rivedere tanti amici e di discutere di nuove tecnologie a 360 gradi è un piacere che ogni anno si ripete.
Quest’anno l’edizione europea del VMworld è stata spostata a novembre per allontanarla da quella americana, ma mai come quest’anno non ci sono state grandi differenze dall’edizione statunitense, tanto da far pensare circa l’utilità di avere due eventi uguali, diversificati solo dalla location geografica. Il VMworld 2019 è già previsto sempre a Barcellona per la prima settimana di novembre, e forse capiremo definitivamente se ci troveremo davanti ad un evento vero, o alla fotocopia sbiadita di quello che si tiene dall’altra parte dell’oceano.