VMworld 2017 – parte 1 – Evento Globale ed impressioni generali

Anche quest’anno ho avuto il piacere di partecipare al VMworld nella sua data Europea, per il terzo anno di fila.

Quest’anno oltre a seguire le sessioni generali e ad incontrare tante persone,ho seguito le breakout session riguardanti la partenza dei servizi cloud di VMware sulla piattaforma AWS.

Normalmente il VMworld è il momento dei grandi annunci di VMware e, per la sua collocazione temporale,è spesso stato quello più ricco di novità.Due anni fa ci fu l’annuncio dell’acquisizione da parte di DELL,mentre lo scorso anno quello della partnership con AWS.

Quest’anno sia l’edizione USA che quella EU sono state parche di news dando l’impressione che VMware voglia soprattutto trasmettere la sensazione di essere una azienda completa, a cui affidare l’IT aziendale nella sua interezza.

Andiamo ad analizzare nello specifico le general sessions:

Giorno 1:

E’ come sempre il giorno della keynote di Pat e dell’annuncio dei nuovi prodotti.

Nel ribadire la vision di VMware, sempre più imperniata sulla fruibilità delle applicazioni da qualsiasi device su qualsiasi piattaforma,i nuovi prodotti riguardano soprattutto la sfera della sicurezza e dell’analisi dei dati. Nello specifico i nuovi prodotti presentati sono:

  •   App Defense
  •   Wavefront
  •   HCX

App Defense è un soluzione SaaS ospitata da AWS e gestita da VMware che identifica e provvede alla sicurezza delle applicazioni,attraverso tre passi principali:

  1. Identificazione automatica della baseline di utilizzo dell’app
  2. Rilevazione automatica di un funzionamento diverso da quello della baseline
  3. Interventi automatici per ristabilire il corretto funzionamento delle app

App defense è parte fondamentale della “cyber igiene” che VMware vuole implementare in tutti gli ambienti gestiti.

Wavefront rappresenta un altro elemento di questa visione,una ulteriore soluzione SaaS che analizza e monitorizza i sistemi, con la possibilità di creare degli smart alerts in grado di avvisare gli amministratori di eventuali utilizzi indesiderati del sistema.

Il terzo prodotto rappresenta invece l’apertura di VMware al cloud,soprattutto l’Hybrid Cloud.

HCX è un prodotto che interconnette una infrastruttura on-premise vSphere based con un cloud pubblico,fornendo una interconnessione sicura e dando la possibilità di effettuare migrazioni a downtime zero. Disponibile al momento solo per i cloud IBM e OVH,questa tecnologia semplifica enormemente le attività necessarie all’estensione sul cloud pubblico dei datacenter on-premise,fornendo uno strumento nuovo con potenzialità enormi,capace di essere incrementare enormemente l’adozione di soluzioni di cloud ibrido.

Molto simpatica è stata alla fine la dimostrazione,fatta da Pat Gilsberg in persona, della semplicità di gestione di una infrastruttura ibrida tramite una interfaccia in realtà virtuale scritta da Alan Renouf,presente sullo stage ad assistere Pat.

Giorno 2

E’ stato il giorno della sit-com di Elastic SKY  Pizza.

Attraverso la storia di questa sgangherata azienda di consegna di pizze a domicilio, VMware ha voluto dimostrare di essere un partner completo,a cui poter affidare tutti i livelli di una strategia di ammodernamento e gestione dell’IT,mettendo in campo tutto il suo portafoglio di prodotti,dalla realizzazione dell’infrastruttura alla gestione delle singole APP.

A dire il vero la sit-com non era molto carina,ma è stata abbastanza funzionale all’obbiettivo che si voleva raggiungere,anche se a dire la verità da una keynote di un’azienda di questo livello, ci si aspetta ben altro.

Molto azzeccata invece la scelta di ampliare la location che è diventata più fruibile ed ariosa,gli spazi più ampi hanno dato una maggiore possibilità di fermarsi e fare networking.

Ben organizzata anche la Solution Exchange e le aree per il pranzo.Si vede che ormai l’organizzazione a Barcellona è più che rodata.

Assolutamente errata invece la data scelta,ancora troppo vicina alle vacanze e nel pieno dei festeggiamenti per la “festa nazionale” catalana. Fortunatamente dal prossimo anno si torna ad un periodo più adeguato.

Sostanzialmente nel complesso l’evento ha rispettato gli standard,anche se è stato parco di novità e troppo vicino alla data americana,tanto che ne è sembrato una mera propagazione in europa.

Per quanto riguarda il lato networking e VMUG e  un’analisi più approfondita della collaborazione con AWS,vi rimando ai prossimi articoli.

A presto!

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