Di ritorno… le mie considerazioni su ICTfestival e UserCon 2015

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Di ritorno dalla due giorni in terra lombarda, faccio il punto sui due eventi a cui ho partecipato.

L’11 sono stato all’ICT festival, evento alla sua terza edizione ma al quale ho partecipato per la prima volta.

Visto il grande numero di aziende sponsor e partecipanti e le numerose mail di invito pervenute,mi aspettavo un’ampia affluenza di pubblico,che invece a mio avviso non c’e stata. Inoltre sperimentavo per la prima volta anche la modalità organizzativa dell’evento,cioè quella di avere delle sale dove si tenevano le sessioni create all’interno dell’area espositiva con l’uso di appositi pannelli. Ho trovato molto difficile seguire le sessioni a causa dei rumori che giungevano dall’esterno che hanno aumentato il gran senso di confusione che già avevo considerando il numero elevato di sessioni contemporanee e spesso ridondanti negli argomenti.

Il livello delle stesse era poi abbastanza basso,molto orientato al lato prettamente commerciale. In particolare mi ha infastidito l’idea di partecipare a sessioni definite di laboratorio che poi si sono rivelate in realtà normali sessioni con una parte demo.

Tanto di cappello comunque a chi organizza in italia questo tipo  di eventi gratuiti e di massa e quindi a loro va il mio ringraziamento ed alcuni consigli che ritengo utili:

  • Rivedere la formula per cui le sale delle sessioni vengono ricavate dall’area espositiva. Si crea troppa confusione e non si ottiene una buona esperienza da parte dell’utente
  • Diminuire il numero di sponsor e di sessioni,magari puntando  sull’impegno anche economico di un numero minore di aziende di qualità
  • Scegliere un tema per l’evento ed avere delle sessioni plenarie che girano intorno a questo tema

Ultimo ma non meno importante,andrebbe rivista l’app abbastanza bruttina e la connessione wi-fi praticamente inutilizzabile.

Passiamo adesso all’evento principe che mi ha portato a Milano è cioè alla UserCon 2015 organizzata dal VMUG italiano

Giunto alla terza edizione,come nei primi due eventi,anche quest’anno non ha deluso le attese.

Tenutosi presso il centro congressi dell’hotel NH ad Assago,sede anche della prima edizione,ha mantenuto il format standard, ormai ben consolidato,basato su sessioni plenarie alternate a sessioni di breakout, tre in contemporanea.

Inoltre era prevista la presenza di un’area espositiva nella quale,durante i coffe break,era possibile incontrare gli sponsor della manifestazione

In particolare le sessioni plenarie hanno visto la presenza di grandi esperti e personaggi di grande spessore:

  • Il keynote di presentazione è stato tenuto da Mariano Maluf, presidente del VMUG e quindi responsabile di seguire tutte kle attività degli user group di VMware. la sua sola presenza,direttamente dagli Stati Uniti è già sintomo dell’importanza dell’evento italiano. Mariano ha inoltre ricordato come VMware tenga agli user group,ricordando che a Barcellona lo stesso CEO, Pat Gelsinger ha avuto un incontro con i leader dei VMUG presenti rispondendo per oltre due ore alle loro domande,anche sulla famosa situazione dell’acquisto di EMC da parte di DELL
  • La seconda plenaria è stata tenuta da Duncan Epping Chief Technologist @ VMware ed autore del notissimo blog yellows bricks che partendo dalla difficoltà che si hanno a pensare ad una nuova modalità per lo storage con il superamento delle SAN, ha illustrato le nuove features di vSAN 6.1 in particolare quelle per il supporto ad infrastrutture all flash, la possibilità di avere un stretched clustering e una versione ROBO con soli 2 nodi. Tutto con la grande semplicità e chiarezza tipico di Duncan
  • la terza plenaria è stata tenuta da Lee Dilworth, Principal Systems Engineer @ VMware,che ha illustrato le differenze tra disaster recovery e  stretched clustering che con le ultime versioni di SRM ed NSX possono essere combinate al fine di massimizzare l’accessibilità e la sicurezza dei dati
  • Sfortunatamente non ho potuto seguire la quarta plenaria Storage Evolution: Storage Panel with Industry Experts – Chad Sakac, Vaughn Stewart, Calvin Zito, Duncan Epping, ma che a detta di chi è potuto rimanere è stata molto interessante.

Da segnalare inoltre la sessione tenuta da Calvin Zito,meglio conosciuto come “HP storage Guy”,una vera e propria Lectio Magistralis per quanto riguarda i VVols, altra grande novità dell’ultima versione di vSphere.

Se non avete potuto partecipare all’evento o come me avete perso qualche sessione,o se volete seguire le sessioni del breakout paralleli vi consiglio di seguire il sito vmug italiano poiché tutte le sessioni sono state video registrate e verranno rese disponibili quanto prima.

Spero quanto prima di riuscire a scrivere degli articoli più dettagliati sulle sessioni che ho seguito,anche quelle non plenarie

Cosa altro dire…grazie di cuore a tutto il board del VMUG italiano a PJ, Andrea, Pietro, Giuseppe, Massimiliano, Lino, Luca, Francesco, Alan e Fabio, per l’organizzazione di un altro grande evento che ogni volta mi impressiona e dimostra come con la voglia di fare e di creare comunità,anche in Italia è possibile realizzare eventi di levatura internazionale. GOOD JOB GUYS!!!!

p.s Grazie anche al mio amico praghese Max Mortillaro per la sua gradita presenza e la sua squisita birra!!!

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